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Presepe6 - Generatore programmabile di effetti luminosi e uscite on-off
Hw Rev.B - Fw Rev.1 - Sw Rev.1 - Data:7/3/2014

Scarica la documentazione completa del progetto

Caratteristiche tecniche Software per programmazione (vb) Varianti versioni pcb
Programmazione completa con sw Modifiche al circuito presepe5 Consigli utili
Menù utente su circuito Realizzazione pratica Espansioni
Schema elettrico Collaudo Ringraziamenti
Firmware cpu (mpasm) Collegamenti elettrici Download

1 - Introduzione
Il progetto presentato in questo documento è un generatore programmabile di effetti luminosi e di uscite on-off.
Può essere utilizzato per illuminare presepi, scenografie, acquari, insegne luminose, oppure per accendere/spegnere vari utilizzatori in maniera programmata, come ad esempio le elettrovalvole di un impianto di innaffiamento.
La programmazione delle uscite si effettua collegando il circuito alla porta seriale di un PC (personal computer) ed utilizzando il software a corredo che permette di visualizzare e modificare gli andamenti in funzione del tempo.
Del progetto Presepe6 sono disponibili la versione AC per corrente alternata e la versione CC per corrente continua.
Di questo progetto sono disponibili tutti i sorgenti, sia del firmware cpu che del software utilizzato per la programmazione da PC, nonchè documenti vari e diagrammi di flusso (flow-charts).
Poichè questa è la revisione successiva del progetto Presepe5, il vecchio circuito (hardware) può essere adattato al nuovo progetto con piccole modifiche.

scheda Presepe6 versione AC
scheda Presepe6 versione CC

2 – Caratteristiche tecniche

3 – Programmazione completa con software
Con l’applicazione Presepe6 (per sistemi operativi da Windows95 in su) è possibile scegliere il tempo di ciascuna delle 8 fasi temporali e gli andamenti con relative funzioni Tremolo/Random eseguiti nel tempo sulle 10 uscite.
Nel form dell’applicazione è presente una griglia ad 8 colonne (che rappresentano le 8 fasi temporali) e 10 righe (le 10 uscite).
In ciascun ‘incrocio’ riga-colonna è visualizzato l’andamento dell’uscita nella fase temporale corrispondente. L’andamento delle prime 5 righe è colorato in rosso, in verde quello delle rimanenti 5 righe. In pratica viene mostrato il grafico, in funzione del tempo, dell’andamento delle 10 uscite.

applicazione presepe6

3.1 Impostazione tempi Fasi temporali
In alto al pannello dell’applicazione, sotto al nome di ciascuna fase temporale, è possibile impostare il relativo tempo di esecuzione da un minimo di 10 secondi ad un massimo di 12 ore. Scegliendo OFF, gli andamenti vengono cancellati e la fase corrispondente non viene eseguita. E’possibile quindi comporre cicli da un minimo di 1 ad un massimo di 8 fasi temporali.

3.2 Impostazione andamenti delle 10 uscite
Le righe mostrate sul pannello rappresentano l’andamento delle 10 uscite.
In ciascun ‘incrocio’ riga-colonna è visualizzato l’andamento dell’uscita nella fase temporale corrispondente. Ciascuna fase temporale relativa ad ogni uscita è suddivisa in due parti; in ogni parte (mezza fase temporale) possono essere scelti 8 andamenti on-off e altrettanti andamenti dissolvenza (rampe) . Per modificare l’andamento è sufficiente cliccare sull’area interessata con il pulsante sinistro del mouse: apparirà un menù a tendina con le seguenti voci:

Luminosità Parte1/Parte2

 

On-Off Parte1/Parte2

Spenta

 

0 - 0 – 0

Massima

 

0 - 0 – 1

Crescente 6%

 

0 - 1 – 0

Crescente 12%

 

0 - 1 – 1

Crescente 25%

 

1 - 0 – 0

Crescente 50%

 

1 - 0 – 1

Decrescente 6%

 

1 - 1 – 0

Decrescente 12%

 

1 - 1 – 1

Decrescente 25%

 

 

Decrescente 50%

 

 

3.3 Impostazione funzioni sugli andamenti
Per ogni fase temporale è possibile attivare le due funzioni:

Sul grafico l’attivazione di queste funzioni è indicata con i simboli T1..7 per il tremolo e R per l’accensione casuale

Tremolo

Visualizzazione

 

Accensione casuale

Visualizzazione

Off

--

 

Off

-

Velocità casuale – Luminosità -6%

T1

 

On

R

Velocità casuale – Luminosità -12%

T2

 

 

 

Velocità casuale – Luminosità -25%

T3

 

 

 

Velocità casuale – Luminosità -50%

T4

 

 

 

Velocità fissa1 – Luminosità -25%

T5

 

 

 

Velocità fissa2 – Luminosità -25%

T6

 

 

 

Velocità fissa3 – Luminosità -25%

T7

 

 

 

3.4 Azzeramento, copia e incolla degli andamenti
Per velocizzare la modifica dei vari andamenti è disponibile un menù raggiungibile cliccando sull’area interessata con il pulsante destro del mouse. Sono presenti 3 voci:

I tre sottomenù del menù Incolla sono disponibili solo se è stata precedentemente inoltrato un comando di copia.

3.5 Impostazione nomi Fasi temporali e nomi Uscite
Eventualmente è possibile personalizzare i nomi di ciascuna Fase temporale e di ciascuna Uscita per renderli comprensibili alle proprie esigenze. Cliccando (con il pulsante sinistro o destro del mouse) su di essi apparirà un menù da cui è possibile scegliere la voce Modifica per modificare il nome oppure Default per reimpostare il/i nomi originari. I nomi delle fasi temporali e delle uscite sono salvati su di un eventuale file dati generato mediante il comando Salva; non sono salvati sulla memoria non volatile della scheda Presepe6 per motivi di spazio.

3.6 Richiamo impostazioni predefinite
Sul lato destro in alto al pannello sono presenti 5 pulsanti che permettono all’utente di richiamare gli andamenti pre-impostati di esempio: Presepe 4 fasi, Presepe 8 fasi, Effetti luce, Acquario, Innaffiamento. Queste 5 impostazioni predefinite si appoggiano su altrettanti file situati nella cartella di installazione dell’applicazione Presepe6 e sono nominati e_xxx.dp6.

3.7 Apertura e Salvataggio impostazioni utente su file
Le impostazioni utente (gli andamenti, i tempi fase e i settaggi relativi alla singola uscita) che compongono il ciclo possono essere salvati su un file dati con estensione .dp6 per poter essere riaperti in un momento successivo.

I file .dp5, generati con la precedente versione Presepe5, non sono compatibili con la nuova applicazione Presepe6.

3.8 Lettura e scrittura impostazioni utente su scheda Presepe6
Collegando la scheda Presepe6 al computer mediante la porta seriale selezionata nell’apposita combo (COM1, COM2, …), o mediante un adattatore USB/COM, è possibile leggere o scrivere le impostazioni utente direttamente sulla scheda, o meglio sulla memoria non volatile della cpu.
I 128 bytes (che compongono le impostazioni utente), letti o pronti per essere scritti sulla scheda Presepe6, sono numerati da 0 a 127 (da 00 a 7F in esadecimale) e sono visualizzati nella casella di testo in basso a destra. Questi dati si aggiornano ad ogni modifica delle impostazioni da parte dell’utente.

3.9 Cursore tempo
Il pulsante Cursore serve per attivare o disattivare il cursore del tempo. Sul grafico verrà visualizzata una linea blu verticale che si sposta più o meno velocemente secondo il tempo impostato in ciascuna delle fasi temporali abilitate. Sincronizzando manualmente l’inizio del ciclo sulla scheda (premendo il pulsante Reset) e accertandosi che i tempi impostati sul grafico coincidano con quelli scritti sulla memoria della scheda, il cursore mosterà lo scorrere del tempo e il corrispondente livello delle 10 uscite. Nella barra di stato verrà mostrato lo scorrere del tempo rispetto all’intero ciclo e rispetto alla fase temporale corrente.

3.10 Comando remoto (on-off) delle 10 uscite
Ponendo la scheda in modalità Comunicazione ON mediante l’apposito deviatore, è possibile comandare (solo in on-off) direttamente da computer le 10 uscite. Dopo il primo comando, ciascuno dei 10 pulsanti si colorerà di rosso se l’uscita corrispondente è accesa. Questa funzione può essere usata per testare la funzionalità degli utilizzatori connessi alle varie uscite.
Quindi, lasciando la scheda sempre in modalità Comunicazione ON e conoscendo i comandi impartiti in modo da scrivere una applicazione personalizzata, è possibile utilizzare la scheda Presepe6 per accendere o spegnere direttamente fino ad un massimo di 10 utilizzatori (lampadine, elettrovalvole, motori, eccetera) mediante computer. Maggiori informazioni sui comandi da impartire alla scheda sono descritti nei sorgenti del firmware e del software.

3.11 Installazione software e collegamento per comunicazione
E’ disponibile, oltre ai sorgenti, la versione compilata dell’applicazione Presepe6 ed il relativo pacchetto di installazione.
Il collegamento fra PC e scheda deve essere effettuato utilizzando un cavo seriale pin to pin composto da due connettori DB9 (uno maschio e l’altro femmina): è sufficiente un collegamento pin to pin a 3 poli (Tx = pin2, Rx = pin 3, Gnd = pin 5).

collegamento scheda ad un PC con porta seriale nativa
collegamento scheda ad un PC mediante adattatore USB/COM

Poiché oramai soltanto i vecchi computer dispongono di porta seriale, è possibile acquistare un adattatore USB/COM che, mediante un apposito driver fornito a corredo, permette di creare una porta seriale virtuale COM nel sistema.
Dopo aver installato il driver ed inserito l’adattatore USB/COM nella porta USB, è meglio controllare prima nel pannello ‘Gestione Periferiche’ di Windows (situato in: Pannello di controllo – Sistema – Hardware – Gestione Periferiche – Porte COM e LPT) l’esistenza ed il numero (COM1, COM4, COM8) della porta seriale virtuale che è stata creata.
L’applicazione Presepe6 dovrà essere impostata sulla stessa porta generata dal driver dell’adattatore USB/COM.

gestione periferiche di Windows con riferimento alla porta seriale virtuale USB
adattatore USB/COM

Prima di effettuare le operazioni di Lettura/Scrittura della scheda Presepe6, è necessario seguire le seguenti istruzioni:

  1. Fornire alimentazione alla scheda. Se il deviatore comunicazione si trova su OFF, verranno eseguiti gli effetti precedentemente impostati.
  2. Spostare il deviatore comunicazione su ON: tutte le 10 uscite si accenderanno alla massima luminosità e si spegneranno dopo 1 secondo. Rimarrà acceso solo il led giallo Time/Menù/Comm per indicare “Comunicazione Attiva”.
  3. Collegare eventuali adattatori USB/COM alla porta USB del PC. Se il driver è installato correttamente sul PC, verrà creata una porta seriale virtuale. Il numero e l’esistenza di questa nuova porta sono visibili nel pannello Gestione Periferiche di Windows.
  4. Verificare che la porta seriale (COM1, COM4, ..) a cui si connette la scheda è presente sul PC utilizzato.
  5. Connettere la scheda, mediante un cavo pin to pin a 9 poli, alla porta seriale del computer oppure all’adattatore USB/COM.
  6. Avviare l’applicazione Presepe6 e scegliere la porta seriale utilizzata dall’apposita combo.
  7. E’ possibile effettuare un test preliminare di comunicazione premendo l’apposito pulsante Test. Il test ha successo se la porta selezionata è stata trovata nel sistema e se è stata collegata alla scheda Presepe6 o ad un loopback esterno (cortocircuito i pin RX e TX, ricezione e trasmissione).
  8. A questo punto, mediante i due pulsanti Leggi e Scrivi, sarà possibile effettuare le operazioni di lettura o scrittura scheda.
In caso di Errore Comunicazione, assicurarsi che: Dopo aver letto o scritto le impostazioni sulla memoria non volatile della scheda, per ritornare all’esecuzione del ciclo normale è necessario:

4 – Menù utente su circuito
Questo menù, che non richiede l’utilizzo della comunicazione con il PC, permette di:

Poichè il circuito non è dotato di display, la scelta e l’accesso ai menù sarà segnalato dall’accensione dei dieci led delle uscite e dal led Time/Menù/Comm. Ovviamente, se ad una uscita è connesso un’utilizzatore, quest’ultimo sarà alimentato quando il corrispondente led si accende.

4.1 Impostazione dei tempi delle 8 fasi temporali (Menù 1..8)

  1. Accendere il circuito accertandosi che il deviatore Comunicazione sia OFF. Il led Time/Menù/Comm lampeggerà e le uscite riprodurranno gli andamenti precedentemente impostati.
  2. Premere e rilasciare il pulsante Menù 2 volte entro 2 secondi (doppio click).
  3. Il led11 Time/Menù/Comm di colore giallo rimarrà acceso per indicare che è in corso la scelta di un menù
  4. Premere (e rilasciare) il pulsante Menù quando si accende uno dei led 1..8 associati al menù per la modifica dei tempi delle 8 fasi temporali (Fase1 = Led1, … Fase8 = Led8).
  5. Il led Time/Menù/Comm lampeggerà 2 volte ad indicare l’ingresso nel menù prescelto.
  6. Si accenderanno i led delle uscite 3,4,5 (rossi) e 8,9,10 (verdi) in funzione del numero binario corrispondente al tempo impostato (da 0 a 63): 0 (nessun led acceso) indica che la fase temporale selezionata è disabilitata. Nella tabella vengono mostrati i tempi, il numero decimale corrispondente ed il numero binario mostrato sui Led 3,4,5 e 8,9,10 (0 = led spento, 1 = led acceso).
  7. Tempo Fase impostato

    Numero decimale

    Led3, Led4, Led5

    Led8, Led9, Led10

    0 sec (OFF)

    0

    0 0 0

    0 0 0

    10s

    1

    0 0 0

    0 0 1

    20s

    2

    0 0 0

    0 1 0

    30s

    3

    0 0 0

    0 1 1

    40s

    4

    0 0 0

    1 0 0

    50s

    5

    0 0 0

    1 0 1

    1min

    6

    0 0 0

    1 1 0

    1min 15s

    7

    0 0 0

    1 1 1

    1min 30s

    8

    0 0 1

    0 0 0

    1min 45s

    9

    0 0 1

    0 0 1

    2min

    10

    0 0 1

    0 1 0

    2min 30s

    11

    0 0 1

    0 1 1

    3min

    12

    0 0 1

    1 0 0

    3min 30s

    13

    0 0 1

    1 0 1

    4min

    14

    0 0 1

    1 1 0

    5min

    15

    0 0 1

    1 1 1

    6min

    16

    0 1 0

    0 0 0

    7min

    17

    0 1 0

    0 0 1

    8min

    18

    0 1 0

    0 1 0

    9min

    19

    0 1 0

    0 1 1

    10min

    20

    0 1 0

    1 0 0

    12min

    21

    0 1 0

    1 0 1

    15min

    22

    0 1 0

    1 1 0

    20min

    23

    0 1 0

    1 1 1

    25min

    24

    0 1 1

    0 0 0

    30min

    25

    0 1 1

    0 0 1

    35min

    26

    0 1 1

    0 1 0

    40min

    27

    0 1 1

    0 1 1

    45min

    28

    0 1 1

    1 0 0

    50min

    29

    0 1 1

    1 0 1

    55min

    30

    0 1 1

    1 1 0

    1h

    31

    0 1 1

    1 1 1

    1h 10min

    32

    1 0 0

    0 0 0

    1h 20min

    33

    1 0 0

    0 0 1

    1h 30min

    34

    1 0 0

    0 1 0

    1h 40min

    35

    1 0 0

    0 1 1

    1h 50min

    36

    1 0 0

    1 0 0

    2h

    37

    1 0 0

    1 0 1

    2h 15min

    38

    1 0 0

    1 1 0

    2h 30min

    39

    1 0 0

    1 1 1

    2h 45min

    40

    1 0 1

    0 0 0

    3h

    41

    1 0 1

    0 0 1

    3h 15min

    42

    1 0 1

    0 1 0

    3h 30min

    43

    1 0 1

    0 1 1

    3h 45min

    44

    1 0 1

    1 0 0

    4h

    45

    1 0 1

    1 0 1

    4h 15min

    46

    1 0 1

    1 1 0

    4h 30min

    47

    1 0 1

    1 1 1

    4h 45min

    48

    1 1 0

    0 0 0

    5h

    49

    1 1 0

    0 0 1

    5h 30min

    50

    1 1 0

    0 1 0

    6h

    51

    1 1 0

    0 1 1

    6h 30min

    52

    1 1 0

    1 0 0

    7h

    53

    1 1 0

    1 0 1

    7h 30min

    54

    1 1 0

    1 1 0

    8h

    55

    1 1 0

    1 1 1

    8h 30min

    56

    1 1 1

    0 0 0

    9h

    57

    1 1 1

    0 0 1

    9h 30min

    58

    1 1 1

    0 1 0

    10h

    59

    1 1 1

    0 1 1

    10h 30min

    60

    1 1 1

    1 0 0

    11h

    61

    1 1 1

    1 0 1

    11h 30min

    62

    1 1 1

    1 1 0

    12h

    63

    1 1 1

    1 1 1

  8. Mantenendo premuto il pulsante Menù, il valore sarà incrementato fino al massimo per poi scendere nuovamente al minimo. Rilasciare il suddetto pulsante quando la combinazione di led accesi corrisponde al tempo desiderato.
  9. Se non viene premuto il pulsante Menù per 5 secondi, il valore impostato dall’utente sarà salvato nella memoria non volatile all’interno della cpu.
  10. I 10 led si spegneranno e il led Time/Menù/Comm lampeggerà 5 volte ad indicare l’uscita dal menù.
  11. Dopo una pausa di 1 secondo, il led Time/Menù/Comm si accenderà nuovamente per indicare che è possibile accedere in sequenza ai rimanenti menù. Raggiunta la possibilità di scelta dell’ultimo menù (led 9 acceso), si ritorna al ciclo di funzionamento normale.

4.2 Funzione Test delle 10 uscite (Menù 9)

  1. Idem come nei punti 1…3 del precedente paragrafo.
  2. Premere (e rilasciare) il pulsante Menù quando si accende il led 9 (associato al menù per il test delle 10 uscite).
  3. Il led Time/Menù/Comm lampeggerà 2 volte ad indicare l’ingresso nel menù prescelto.
  4. La funzione di test prevede la dissolvenza sequenziale sulle 10 uscite. Il singolo ciclo dura circa 50 secondi e sarà ripetuto 2 volte.
  5. Alla fine il led Time/Menù/Comm lampeggerà per 5 volte (uscita dal menù) e si ritornerà al ciclo di funzionamento normale.

Ripristino dei valori utente predefiniti
Questa funzione ripristina nella memoria non volatile della scheda le impostazioni predefinite per l’illuminazione di un presepe con 4 fasi temporali. Poichè cancella completamente i dati precedentemente impostati, è stato pensato di rendere l’accesso a questo menù diverso dagli altri.
Si elencano le operazioni da eseguire:

  1. Spegnere il circuito o mantenere premuto il pulante di Reset (a circuito acceso)
  2. Mantenere premuto il pulsante Menù
  3. Accendere il circuito o rilasciare il pulsante di Reset (a circuito acceso)
  4. Rilasciare il pulsante Menù quando il led Time/Menù/Comm lampeggia per 2 volte (ingresso nel menù)
  5. Attendere 2 secondi; il led Time/Menù/Comm lampeggia per 5 volte (uscita dal menù) e si ritorna al ciclo di funzionamento normale. Saranno eseguiti gli effetti predefiniti per l’illuminazione di un presepe a 4 fasi temporali.

4.4 Stati e relative segnalazioni
Per maggior chiarezza si elencano di seguito i 4 stati in cui si può trovare la scheda e la relativa segnalazione

5 – Schema elettrico
Lo schema elettrico di questo circuito è ridotto al minimo perchè è stato utilizzato un microprocessore per svolgere quasi tutte le funzioni richieste. Può essere suddiviso nei seguenti blocchi:

schema elettrico a blocchi

6 – Firmware cpu (assembler mpasm)
Il programma contenuto nella cpu, scritto in assembler per microprocessori pic (MPASM), provvede a:

  1. Pilotare con un duty-cycle variabile (rispetto allo zero-crossing nella versione AC) le 10 uscite per generare gli effetti di dissolvenza crescente e decrescente.
    Sono stati utilizzati 2 interrupt: parzializzazione semionda con duty-cycle variabile
  2. Gestire il ciclo di funzionamento normale, cioè a:

  3. Gestire i 9 menù utente, verificando la doppia pressione del pulsante Menù e accendendo di conseguenza gli 11 led, utilizzati come un rudimentale display.
  4. Entrare nella routine di comunicazione: Queste condizioni si verificano quando l’utente ha spostato il deviatore per attivare la comunicazione.
I sorgenti del programma assembler sono stati suddivisi su più files in base alla funzione che esplicano le varie routine:

Per maggiori informazioni consultare i commenti nel file sorgente del programma assembler Presepe6, i vari documenti  e i relativi flow-charts.

flow-chart semplificato del firmware ASM

7 – Software PC per programmazione (visual basic)
L’applicazione per la programmazione completa del circuito è stata scritta utilizzando Visual Basic 6.
Utilizza i due controlli ocx aggiuntivi che sono:

Sul form (il pannello), come già accennato nel paragrafo dedicato alla programmazione, è presente una griglia con 8 colonne, che rappresentano le 8 fasi temporali, e 10 righe che rappresentano le 10 uscite.
In ciascuno degli 80 ‘incroci’ riga-colonna (8 colonne x 10 righe), dove è visualizzato l’andamento dell’uscita nella fase temporale corrispondente, sono inserite: L’evento MouseDown, generato dall’utente quando clicca con uno dei due pulsanti del mouse sull’area occupata dalla label lblEffMode, è utilizzato per mostrare: Le modifiche degli andamenti e relativi effetti Tremolo e Random, effettuati scegliendo il menù desiderato, si appoggiano sull’ array recEffSet di 80 variabili record. Ogni variabile record è composta dai 4 campi: L’esecuzione del menù, dopo aver modificato il valore degli andamenti sulla variabile array recEffSet, richiama la subroutine RefrObjSet_MakeEeData che: In alto a destra del form sono disponibili 5 pulsanti che richiamano 5 andamenti di esempio. Mediante i pulsanti Apri e Salva è possibile aprire o salvare i tempi, gli andamenti, le impostazioni Tremolo e Random, i nomi delle 8 fasi temporali e i nomi delle 10 uscite.
I pulsanti Leggi/Scrivi/Test e i 10 pulsanti per comandare le uscite, gestiscono la comunicazione con la scheda attraverso la porta seriale impostata da utente (da COM1 a COM16 velocità 9600,8,n,1); la function TxRxComm apre la porta selezionata, invia al circuito il carattere di comando corrispondente ed attende la risposta, che termina con la combinazione di caratteri Cr+Lf, entro un tempo massimo di 500ms.
Il timer tmrTimeCursor gestisce la visualizzazione e lo spostamento del cursore tempo, attivato con il relativo pulsante in basso a destra sul form.

schema modifica variabili software VB

8 – Modifiche da apportare al circuito Presepe5
Poichè questa è la revisione successiva del progetto Presepe5, è possibile adattare il vecchio circuito al nuovo progetto.
E’ da premettere che nella nuova versione, per rendere disponibili sulla porta seriale gli impulsi del led Time/Menu/Comm per future espansioni, è stata fatta una lieve modifica allo schema elettrico e anche alle linee di Input/Output del microprocessore.
Ovviamente sulle uscite 6..10 di tipo relè, non potranno essere eseguiti effetti dissolvenza per motivi hardware, a meno che non si utilizza uno degli adattatori presentati in seguito.

8.1 Modifica scheda Presepe5
Il materiale occorrente è il seguente:

Effettuare quindi le seguenti modifiche al circuito: La foto seguente mostra i vari collegamenti ed i componenti interessari alla modifica per adattare il circuito Presepe5 a questo nuovo progetto.

modifica Presepe5 stampato lato sldature

8.2 Circuito supplementare di adattamento Triac / Mosfet N
Per rendere le uscite 6..10 utilizzabili in dissolvenza, è possibile sostituire ai 5 relè la schedina di adattamento con 5 triac oppure 5 mosfet N. Lo schema elettrico di ciascun canale di questi adattatori è identico agli stadi di uscita Triac o Mosfet N precedentemente descritti. La stessa schedina può essere utilizzata per sdoppiare le uscite, come descritto più avanti.

Serigrafia componenti e rame lato saldature del circuito
stampato pr6_adapter

9 – Realizzazione pratica
Il circuito è stato realizzato su uno stampato monofaccia di formato EuroCard (16 x 10 cm).
L’immagine ad alta risoluzione del circuito stampato e relativa serigrafia componenti sono nei file .gif allegati.
Nelle immagini seguenti sono evidenziati in rosso i componenti e le piste dei dieci stadi di uscita.

Dimensioni circuito stampato: 160 x 100 mm

Serigrafia componenti e rame lato saldature del circuito
stampato Presepe6

9.1 Stadi finali di uscita
Prima di iniziare il montaggio dei componenti, è necessario stabilire il tipo di utilizzatori da collegare alla scheda e, di conseguenza il tipo di stadi finali da montare.
Per ogni uscita, è possibile montare sullo stampato 4 tipi di stadi finali diversi:

Gli schemi elettrici seguenti mostrano i 4 possibili tipi di stadi finali. Poiché sul circuito stampato le 10 uscite sono identiche, sarà possibile montare i componenti secondo le proprie esigenze.
Per la scelta del tipo di uscita è necessario seguire delle regole: Nella tabella seguente sono elencate alcune possibili configurazioni ed il relativo firmware cpu da installare:

Tipo uscite

Firmware cpu

Note

10 triac

AC (corrente alternata)

Ciascuna uscita è separata elettricamente dalle

5 triac + 5 relè

AC

altre uscite e dall’alimentazione 12V della scheda

5 triac + 5 mosfet N

AC

 

10 relè

CC (corrente continua)

 

10 mosfet N

CC

 

5 mosfet N + 5 relè

CC

 

4 triac + 4 mosfet N + 2 relè

AC

 

10 mosfet P

CC

Le uscite mosfet P sono tutte connesse

5 mosfet P + 5 relè

CC

all’alimentazione 12V della scheda

Di seguito vengono illustrati i montaggi dei 4 tipi di stadi finali di uscita. L’orientamento destra/sinistra della scheda è riferito posizionando la scheda con i led in basso e le morsettiere per le uscite in alto.
I nomi dei componenti, per semplificare la spiegazione, sono riferiti alla prima uscita; le altre 9 uscite sono identiche.
Per ciascuno stadio verranno menzionati solo i componenti da montare.

orientamento scheda destra/sinistra

9.2 Uscita tipo Triac optoisolata
Per pilotare solo utilizzatori in corrente alternata di tipo resistivo o trasformatori elettromeccanici (di tipo ‘pesante’, non switching) al massimo di 10VA.
Lo stadio funge da ‘interruttore’ e va connesso in serie all’utilizzatore, indicato LOAD sullo schema. L’uscita è elettricamente separata dal resto del circuito.

schema elettrico uscita tipo Triac

Nome componente

Valore

Note

R18

680 ohm

 

OC1

MOC3020

Fotoaccoppiatore utilizzato per separare elettricamente l’uscita dal resto del circuito

R19

100 ohm

 

C9

47nF 400V

 

R20

1 kohm

 

Q1

BT137 (500V 8A)
BTA08-600B (600V 8 A)
BTA12-600B (600V 12 A)
BTA16-700B (700V 16 A)

Montare con l’aletta rivolta verso la morsettiera CON1.
I triac BTAxx hanno l’aletta di raffreddamento elettricamente Isolata dal terminale centrale A2.

L1

100uH 3A

Opzionale, da utilizzare per ridurre i disturbi sulla rete elettrica dovuti all’innesco del triac.
Se utilizzata, connettere il carico ai pin 1,3 di CON1.
Se non utilizzata, connettere il carico ai pin 1,2 di CON1

foto realizzazione uscita tipo Triac
collegamento esterno uscita tipo Triac

9.3 Uscita tipo Relè
Per pilotare, solo in on-off, utilizzatori di tipo resistivo o induttivo sia in corrente alternata che in continua. Anche in questo caso lo stadio funge da ‘interruttore’ e va connesso in serie all’utilizzatore. Possono essere utilizzati entrambi i contatti NC (normalmente chiuso) e NO (normalmente aperto). L’uscita è elettricamente separata dal resto del circuito.

schema elettrico uscita tipo Relè

Nome componente

Valore

Note

C_R18

47uF 25V

Al posto di R18. Serve per non far vibrare il relè in caso di errata programmazione (su questo tipo di uscita è possibile impostare solo andamenti di tipo on-off).
Il negativo del condensatore va connesso al pad di destra.
Per connettere il positivo alla 12V è necessario cortocircuitare i pin 1 e 2 del componente OC1 (da non montare)

K1

Relè 12V 1 scambio 10A

Il contatto C (comune) è presente sul pin 1 di CON1
Il contatto NC (normalmente chiuso) è sul pin 2 di CON1
Il contatto NO (normalmente aperto) è sul pin 3 di CON1
I contatti del relè sono isolati dal resto del circuito

foto realizzazione uscita tipo Relè
collegamento esterno uscita tipo Relè

9.4 Uscita tipo Mosfet N optoisolata
Per pilotare utilizzatori in corrente continua di tipo resistivo e anche induttivo (vedi tabella).
A differenza dei due stadi illustrati precedentemente che vengono connessi in serie al carico come un interruttore, questo stadio per funzionare correttamente deve essere alimentato dalla stessa tensione di alimentazione dell’utilizzatore esterno. La tensione di alimentazione può variare da 4V a 300V continui, a patto che si modificano alcuni componenti del circuito, come indicato in tabella. L’uscita è elettricamente separata dal resto del circuito perché è stato utilizzato un fotoaccoppiatore.

schema elettrico uscita tipo Mosfet N

Nome componente

Valore

Note

R18

680 ohm

 

OC1

4N37

Fotoaccoppiatore utilizzato per separare elettricamente l’uscita dal resto del circuito

R_P11

470 ohm 1/4W per 4..24V
10 kohm 1/2W per 50V
22 kohm 1W per 100V
47 kohm 1W per 200V
100 kohm 1W per 300V

Connessa tra il pad P11 (pin 5 di OC1) e il pin 3 di CON1.
Utilizzata per polarizzare il gate del mosfet con una tensione massima di 15V a partire dalla tensione di alimentazione del carico utilizzatore.

DZ_P11

15V 1W

Montare solo se la tensione di ingresso è superiore a 15V. Connessa tra il pad P11 (pin 5 di OC1) e il pin sinistro della resistenza R_C9, connessa al Source del mosfet. Impedisce che la tensione Vgs del mosfet superi la massima consentita.

C_P11

10uF 25V

Montare solo con tensioni di ingresso da 50V in su.
Connesso in parallelo al diodo zener DZ_P11

R_C9

10 kohm

Il pin destro va connesso al pin 4 di OC1 mediante saldatura alla pista che arriva al pin gate del mosfet (grattare eventuale vernice solder)

D_P1

1N4007

Opzionale, da utilizzare se si pilotano carichi induttivi (motori, bobine, eccetera).
Il catodo va connesso, mediante P1, al pin 3 di CON1
L’anodo va connesso alla pista connessa al pin 2 di CON1

Q1

IRF540 (100V 28 A)
IRF820 (500V 2.5 A)
IRF840 (500V 8 A)
4N50C3 (400V 2 A)
BUZ80 (800V 3 A)
BDX53 (transistor npn 60V 8A)

Montare con l’aletta rivolta verso il fotoaccoppiatore OC1.
Per alte correnti di uscita conviene scegliere un mosfet con una bassa resistenza source-drain.
Scegliere il mosfet da utilizzare in base alla tensione di alimentazione dell’utilizzatore: sono mostrati alcuni esempi.
Per tensioni non superiori a 12V può essere montato anche un transistor npn darlington.

foto realizzazione uscita tipo Mosfet N
collegamento esterno uscita tipo Mosfet N

9.5 Uscita tipo Mosfet P non optoisolata
Per pilotare utilizzatori in corrente continua di tipo resistivo e anche induttivo (vedi tabella) connessi alla 12V dell’alimentazione della scheda.
Non utilizzando il fotoaccoppiatore, è consigliabile utilizzare questo tipo di uscita solo se le altre uscite sono dello stesso tipo (o del tipo Relè) e gli utilizzatori sono tutti alimentati a 12V continui.

schema elettrico uscita tipo Mosfet P

Nome componente

Valore

Note

R_OC1

470 ohm

Connessa tra il pin destro di R18 e il pin 4 di OC1
R18 e OC1 non devono essere montati

R_C9

10 kohm

Il pin destro va connesso al pin 4 di OC1 mediante saldatura alla pista che arriva al pin gate del mosfet (grattare eventuale vernice solder)

D_L1

1N4007

Opzionale, da utilizzare se si pilotano carichi induttivi (motori, bobine, eccetera).
Il catodo va connesso al pin 2 di CON1
L’anodo va connesso al pin 3 di CON1

Q1

IRF9530 (100V 12 A)
IRF9540 (100V 19 A)
IRF9510 (100V 4 A)
BDX54 (transistor pnp 60V 8A)

Montare con l’aletta rivolta verso il fotoaccoppiatore OC1.
Il mosfet scelto ha una bassa resistenza source-drain
Per basse correnti di uscita può essere utilizzato anche un mosfet P di minor potenza oppure un transistor darlington di tipo PNP

Jumper

+12V (segnale)

Il pin 1 di CON1 va connesso alla +12V della scheda presente sul pin della bobina del relè K1 (comune a tutti gli stadi di uscita).
E’ possibile collegare tra loro i pin 1 di CON1…CON10 utilizzando dei jumper al posto di P1…P10

Jumper

GND (segnale)

Il pin 3 di CON1 va connesso alla GND della scheda presente sul pin 8 dell’integrato U4 mediante uno spezzone di filo.
E’ possibile collegare tra loro i pin 3 di CON1…CON10 utilizzando dei jumper al posto di L1…L10

In questa particolare configurazione, poiché la 12V è connessa a tutti i pin 1 e la GND è connessa a tutti i pin 3 dei connettori CON1 … CON10, è possibile alimentare la scheda attraverso queste morsettiere.
In questo caso sarà possibile eliminare la morsettiera CON11 ed il ponte raddrizzaztore RS1. Il diodo D1 deve essere necessariamente cortocircuitato: non facendo così la scheda andrebbe sempre in modalità Comunicazione.
Per prevenire eventuali inversioni di polarità è possibile inserire un diodo 1N4007 – 1N5824 nei due fori + (catodo) e – (anodo) del ponte RS1 ed un fusibile in serie all’alimentazione 12V: in caso di inversione di polarità il diodo conduce ed il fusibile si brucia, proteggendo la scheda.

foto realizzazione uscita tipo Mosfet P
collegamento esterno uscita tipo Mosfet P

9.6 Uscita da ULN2003 non optoisolata
Per pilotare utilizzatori in corrente continua di tipo resistivo e induttivo, connessi alla 12V dell’alimentazione della scheda e che assorbono una corrente massima di 100mA (minilampadine, led, relè esterni).
Non utilizzando il fotoaccoppiatore, è consigliabile utilizzare questo tipo di uscita solo se le altre uscite sono dello stesso tipo (o del tipo Relè) e gli utilizzatori sono tutti alimentati a 12V continui.

schema elettrico uscita tipo Diretta ULN2003

Nome componente

Valore

Note

Jumper

OUT1B (segnale)

Connesso tra il pin destro di R18 (proveniente dall’integrato ULN2003) e il pin 2 della morsettiera CON1.

Jumper

+12V (segnale)

Il pin 1 di CON1 va connesso alla +12V della scheda presente sul pin della bobina del relè K1 (comune a tutti gli stadi di uscita).
E’ possibile collegare tra loro i pin 1 di CON1…CON10 utilizzando dei jumper al posto di P1…P10

Jumper

GND (segnale)

Il pin 3 di CON1 va connesso alla GND della scheda presente sul pin 8 dell’integrato U4 mediante uno spezzone di filo.
E’ possibile collegare tra loro i pin 3 di CON1…CON10 utilizzando dei jumper al posto di L1…L10

Anche in questa particolare configurazione, poiché la 12V è connessa a tutti i pin 1 e la GND è connessa a tutti i pin 3 dei connettori CON1 … CON10, è possibile alimentare la scheda attraverso queste morsettiere.

foto realizzazione uscita tipo Diretta ULN2003
collegamento esterno uscita tipo Diretta ULN2003

9.7 Condensatore C1
Questo condensatore, situato dopo il ponte raddrizzatore RS1, ha la funzione di ritardare e appiattire leggermente il segnale di zero-crossing nella versione AC del circuito.
Va montato solo se si notano, sulla parte bassa delle dissolvenze, variazioni rapide di luminosità dovute a rapide fluttuazioni della fase della tensione di rete.
Per ridurre questo tipo di effetti indesiderati, è consigliato programmare la cpu con la revisione aggiornata del firmware.

9.8 Ponticello J1
Questo ponticello va sostituito con un induttore tipo VK200 nel caso che, collegando un pc alla porta seriale, si notano degli effetti indesiderati sulle uscite.

10 – Collado
Prima di montare i circuiti integrati U2, U3, U4 sui relativi zoccoli a bordo della scheda, è consigliabile effettuare un test preliminare di funzionamento:

  1. Verificare “ad occhio” che le piste in rame del circuito stampato non siano interrotte o in corto;
  2. Alimentare il circuito dalla morsettiera CON11 con:
  3. Verificare che ai capi del condensatore elettrolitico C2 siano presenti 12V circa;
  4. Verificare che tra il pin 14 (positivo) ed il pin 5 (massa) della cpu U2 siano presenti 5V;
  5. Verificare che tra i pin 9 (positivo) e 8 di U3, U4 siano presenti 12V circa (il pin 9 di questi integrati è il catodo comune dei diodi damper, utilizzati per tagliare le extratensioni generate da eventuali bobine di relè montate sulla scheda);
  6. Cortocircuitare a massa (uno per uno) tutti i pin di uscita dei due integrati ULN2003A verso gli stadi di uscita (U3 pin 14, 13, 12, 11,10 e U4 pin 16, 15, 14, 13, 12), verificando che il led e l’uscita corrispondente si accendano. Ciò può essere effettuato collegando una lampadina alimentata a 12V sulle uscite come descritto nel paragrafo “Collegamenti elettrici”;
  7. Cortocircuitare a massa il pin 15 di U3 e verificare che si accende il led DL11 (Time/Menù/Comm);
  8. Inserire, a circuito non alimentato, i due integrati U3 e U4;
  9. Di nuovo verificare (una per una) che le uscite si accendono, portando 5V (prelevabile dal pin 14 della cpu U2) sui pin 13, 12, 11, 10, 9, 8, 7, 2 e 1 della cpu U2. L’uscita 8 rimarrà sempre accesa per la presenza di R5 (pull-up): questa resistenza è necessaria, perchè l’uscita RA4 del microprocessore è del tipo open-collector. Per verificare il funzionamento dell’uscita 8 cortocircuitare il pin 3 del microprocessore U2 a massa (prelevabile dal pin 5 della cpu U2) e verificare che la suddetta uscita si spegne.
  10. Verificare il funzionamento del led DL11 (Time/Menù/Comm) fornendo 5V (prelevabile dal pin 14 della cpu U2) al pin 17 di U2;
  11. Spostare il deviatore Comunicazione in posizione OFF.
  12. Verificare il funzionamento dei due pulsanti misurando la tensione, riferita a massa, sul pin 18 di U2 (SW1 = Menù) e sul pin 4 di U2 (SW2 = Reset).
  13. Su entrambi i pin si dovrebbero misurare 5V in condizioni normali e 0V quando il pulsante corrispondente è premuto;
  14. Inserire, a circuito non alimentato, l’integrato microprocessore U2 dopo averlo appositamente programmato con il file presepe6_ac50.hex (versione ac) oppure con il file presepe6_cc.hex (versione cc).
  15. Collgare 10 utilizzatori sulle uscite per effettuare le prove. Si consiglia di utilizzare lampadine o led a bassa tensione (12-24V) alimentate da un ulteriore trasformatore, per effettuare le prove in sicurezza;
  16. Alimentare il circuito: il led Time/Menù/Comm dovrebbe lampeggiare, però le uscite potrebbero assumere andamenti casuali (o addirittura rimanere spente) per il fatto che nella memoria non volatile della cpu non è stato scritto ancora niente. Quindi effettuare il Ripristino dei valori utente predefiniti come spiegato nel paragrafo 4.3;
  17. Se tutto ok, al riavvio della cpu, il led Time/Menù/Comm dovrebbe lampeggiare e le uscite dovrebbero riprodurre l’andamento ‘standard’ per l’illuminazione di un presepe con il tempo ciclo di 2 minuti (20s Fase1 alba + 40s Fase2 giorno + 20s Fase3 tramonto + 40s Fase4 notte);
  18. A questo punto, dopo aver spostato il deviatore SW3 su Comunicazione ON, è possibile effettuare una programmazione completa mediante l’apposito software su PC, come descritto nel paragrafo 3. Per collegare la scheda Presepe6 al PC è sufficiente utilizzare un cavo pin-to-pin a 3 contatti (pin2 = TX, pin3 = RX, pin5 = GND).

11 – Collegamenti elettrici esterni alla scheda
Per l’alimentazione della versione AC del circuito è necessaria una tensione alternata di 9V 500mA, prelevata direttamente dal secondario di un trasformatore. A tale scopo si consiglia di:

Per l’alimentazione della versione CC del circuito è necessaria una tensione continua di 12V 500mA, prelevata dall’uscita di un piccolo alimentatore, anche non stabilizzato. Se sulla scheda sono montati il ponte RS1 e il connettore CON11 è possibile entrare con una tensione continua senza rispettare alcuna polarità.
Se sulla scheda sono stati montati gli stadi di uscita optoisolati (triac, relè o mosfet N), ciascun circuito di uscita è elettricamente isolato dagli altri e quindi si possono indifferentemente collegare utilizzatori a 12V, 24V, 220V.

11.1 Massima corrente e tipo di utilizzatori
In questo paragrafo verranno stabilite la massima corrente degli utilizzatori connessi alla scheda Presepe6 in base allo stadio di uscita utilizzato. La tabella mostra i componenti di potenza menzionati nella partlist e le relative tensioni/correnti massime.
I valori indicati di massima corrente, prelevabile dagli stadi di uscita, sono molto cautelativi perchè sono riferiti ai componenti di potenza senza alcuna aletta di raffreddamento per dissipare il calore generato.
Ovviamente la corrente massima può essere aumentata adottando gli accorgimenti descritti nei paragrafi successivi.

Tipo di uscita

Componente di potenza utilizzato e massima tensione/corrente

Max corrente uscita Presepe6

Tipo di utilizzatore

Triac optoisolato

BT137 (400V – 8A)

2A (500W a 220V)

Resistivo

Relè

12V 1 scambio 10A

5A

Resistvo / Induttivo

Mosfet N optoisolato

IRF540 (100V – 28A)

5A

Resistvo / Induttivo

Mosfet P non optoisolato

IRF9530 (100V – 12A)

3A

Resistvo / Induttivo

Ciascuna uscita pilotata da triac può essere collegata a carichi puramente resistivi come ad esempio, delle lampadine ad incandescenza che non assorbono più di 500W.
Ciascuna uscita relè (contatti NO/NC) può pilotare qualsiasi tipo di carico che non assorbe più di 5A.
Le uscite di tipo Mosfet possono pilotare anche carichi induttivi, a patto che venga montato il diodo per tagliare le extratensioni generate durante la commutazione.
In ogni caso valutare sempre che la corrente massima prelevabile da un comune contatore domestico non supera i 16 Ampere,  corrispondente ad una potenza massima di 3 kW!!
Nello schema elettrico allegato sono mostrati alcuni possibili esempi di collegamenti elettrici esterni alla scheda.

ATTENZIONE: Se si collegano alla scheda utilizzatori connessi direttamente alla tensione di rete 220V, si raccomanda di non toccare i componenti interessati (triac, fotoaccoppiatori, relè) per evitare di prendere forti scosse elettriche!!

esempio di collegamenti
esterni schede Presepe6 versioni AC e CC

11.2 Connessione di led
Utilizzando il tipo di uscita mosfet è possibile collegare al circuito qualsiasi tipo di led, anche di potenza.
Sarà possibile variarne la luminosità come una normale lampadina a filamento.
Esistono diversi tipi di led:

La tensione e la corrente nominale di un led sono indicate sul datasheet associato: in genere vengono indicati con Vf  e If (f significa forward, polarizzazione diretta) oppure Vled e Iled; variano secondo la potenza ed il colore del led.
Conoscendo la tensione e la corrente i led possono essere alimentati in tre modi: Nella tabella seguente alcuni esempi di led e relative tensioni / correnti. Fare riferimento sempre al datasheet del led utilizzato.

Tipo Led

Tensione Vf (Vled)

Corrente If (Iled)

Led rosso da 3,5,8 mm

1.7V

25mA

Led verde da 3,5,8 mm

2.1V

30mA

Led giallo da 3,5,8 mm

2.1V

30mA

Led blu da 3,5,8 mm

3.8V

20mA

Led bianco da 3,5,8 mm

3.2V

20mA

Led Piranha rosso 900mcd

2.5V

20mA

Led Piranha verde 900mcd

3.9V

50mA

Led Piranha blu 900mcd

3.8V

50mA

Led bianco 3W 

3.2V

700mA

11.3 Led alimentati da resistenza per limitazione della corrente
Per calcolare il valore della resistenza R per alimentare un led rosso da 3mm a partire da una tensione di alimentazione di 12V, applicando la legge di Ohm, i passi saranno i seguenti:

12V = Vled + R * Iled   equivalente a:   12V – Vled = R * Iled   quindi:   R = (12V – Vled) / Iled
R = (12 – 1.9) / 0.02 = 505 ohm, quindi 520 ohm
La potenza, dissipata in calore, da questa resistenza sarà di:
W = R * I^2 = 505 * 0.02^2 = 0.2 Watt

circuito con singolo led

Nel caso che si devono alimentare più led dello stesso tipo, conviene collegarli in serie in modo da far scorrere nel circuito la stessa corrente e far dissipare alla resistenza di limitazione la minor potenza possibile.Poiché ogni led ha una tensione di polarizzazione, sarà possibile collegarne in serie un numero massimo stabilito dalla tensione di alimentazione.
Il numero massimo di led rossi da 3mm (Vled=1.9V) connessi in serie su un’alimentazione di 12V saranno:

Led in serie = 12V / Vled   quindi:   Led in serie = 12V /1.9V = 6.3   cioè 6 led
La resistenza R per alimentare 6 led rossi da 3mm sarà calcolata in modo analogo al precedente:
12V = Vled * Num_Led + R * Iled   equivalente a:   12V – Vled * Num_Led = R * Iled   quindi:   R = (12V – Vled * 6) / Iled
R = (12 – 1.9 * 6) / 0.02 = 30 ohm, quindi 33 ohm
Pertanto, la potenza dissipata in calore da questa resistenza sarà di:
W = R * I^2 = 30 * 0.02^2 = 0.012 Watt

circuito con 6 led

11.4 Led alimentati da regolatore in tensione
Per alimentare led di potenza a partire da una tensione di 12V, occorrerebbe dissipare sulla resistenza di limitazione una potenza maggiore rispetto al caso precedente, per il fatto che un led di potenza assorbe correnti da 350mA in su).
In questo caso conviene generare la giusta tensione di polarizzazione del/dei led mediante un regolatore step-down di tipo switching (in pratica un alimentatore stabilizzato variabile) alimentato a sua volta da una tensione di 12 o 24V, anche non stabilizzata.
Di seguito è riportato lo schema di un semplice regolatore step-down di tipo switching che utilizza il circuito integrato LM2576. Accetta tensioni in ingresso da 7 a 35V e la tensione in uscita può essere regolata da un minimo di 1.2V ad un massimo di circa 13V mediante il trimmer R1. E’ anche possibile aumentare la tensione in uscita modificando i valori del partitore R1 e R2, come spiegato nel datasheet dell’integrato:

Vout = 1.23 * (1 + R1/R2)
Prima di collegare i led al circuito è necessario regolare la tensione in uscita utilizzando un tester commutato su Volt CC.
I led potrebbero bruciarsi se alimentati con una tensione superiore alla massima consentita!
La corrente massima prelevabile dall’uscita del LM2576 è di 3A; per correnti superiori ad 1A è necessario montarlo su un’aletta di raffreddamento per dissipare il calore generato.

schema elettrico regolatore 
tensione con LM2576

Per esempio, volendo alimentare tre led di potenza con tensione di polarizzazione di 3.2V occorrerebbero:

Vled totale = Vled * 3   quindi:   Vled totale = 3.2 * 3 = 9.6V
La corrente assorbita dalla serie sarà la stessa di un singolo led, cioè 700mA
Quindi l’uscita di tipo Mosfet N optoisolata della scheda Presepe6 dovrà essere alimentata dalla stessa tensione di alimentazione della serie dei led in modo da fornire 9.6V alla massima luminosità.

Connessione alimentatore
step-down e led alla scheda Presepe6 (uscita Mosfet N)

11.5 Led alimentati da regolatore in corrente
Analogamente alla stabilizzazione in tensione, è possibile alimentare il/i led con un generatore di corrente costante: in questo caso il circuito dovrà essere regolato per generare la corrente di assorbimento dei led. All’uscita del regolatore sarà possibile collegare uno o più led in serie: come nell’esempio del calcolo della resistenza di limitazione relativa ai led in serie, il numero massimo di led collegabili in serie all’uscita del circuito (la Vled totale) dovrà essere inferiore alla tensione di ingresso del regolatore.
Di seguito è riportato lo schema di un semplice regolatore in corrente di tipo switching controllato da una tensione 0-10V che utilizza sempre l’integrato LM2576. Accetta tensioni in ingresso da 7 a 35V e la corrente in uscita può essere regolata fino ad un massimo di 3A variando il valore di R2 secondo la formula:

Iout = 1.23 / R2 * 1.13  (1.13 è il fattore di correzione introdotto dal collegamento del circuito del fotoaccoppiatore)
quindi Iout = 1.38 / R2
Esempio 1: Iout = 1.38 / 10 ohm = 0.138 A quindi 138mA
Esempio 2: R2 = 1.38 / 0.3 A = 4.6 ohm

L’ingresso controllo optoisolato è utilizzato per variare la corrente da zero al massimo stabilito e quindi la luminosità prodotta dai led connessi all’uscita del circuito. Questo ingresso può essere utilizzato per interfacciare l’alimentatore alla scheda Presepe6, variando la tensione in ingresso al fotoaccoppiatore che agisce sulla retroazione del circuito. L’assorbimento dell’ingresso di controllo è di 20mA e può essere collegato a qualsiasi tipo di uscita della scheda Presepe6 che conrtolla utilizzatori in corrente continua (Mosfet N, Mosfet P, Diretto).
Lo stesso schema può essere utilizzato per realizzare un alimentatore in corrente costante non controllato: per fare ciò è necessario: Mediante il trimmer R1 è possibile aumentare leggermente il valore della corrente massima in uscita: anche questo componente (ed R6) non è indispensabile è può essere by passato collegando il cursore di R1 al capo di R2 connesso all’uscita.
Prima di collegare i led al circuito è necessario verificare la corrente massima in uscita al circuito utilizzando un tester commutato su Ampere CC: il circuito produce corrente costante anche su un corto-circuito.
Poiché l’alimentatore è controllato da una tensione 0-10V, per generare la corrente massima è necessario fornire 12V all’ingresso di controllo oppure cortocircuitare i pin 5 e 4 del fotoaccoppiatore.
I led potrebbero bruciarsi se alimentati con una corrente superiore alla massima consentita!
Anche in questo caso la corrente massima prelevabile dall’uscita del LM2576 è di 3A; per correnti superiori ad 1A è necessario montarlo su un’aletta di raffreddamento per dissipare il calore generato.

schema elettrico regolatore
corrente con LM2576
Connessione alimentatore
step-down e led alla scheda Presepe6

12 – Varianti versioni circuiti stampati
Il progetto può essere realizzato, oltre che sulla scheda classica, anche in altre due varianti.

12.1 Versione corrente continua Pr6_cc
Questa scheda può essere utilizzata nel caso che tutti gli utilizzatori sono alimentati in corrente continua e alla stessa tensione di alimentazione.
Dispone di 10 uscite Mosfet non optoisolate e la cpu può essere programmata solo con il firmware versione CC.
La scheda deve essere alimentata in corrente continua con una tensione da 12 a 24V, possibilmente stabilizzata.
Ciascuna uscita può pilotare carichi fino a 4 Ampere, a patto che si utilizzano mosfet adeguati (eventualmente fissati su un'aletta di raffreddamento) e che le piste in rame interessate siano state rinforzate per reggere la corrente richiesta.
Sulla scheda non sono presenti i fotoaccoppiatori e i due transistor array ULN2003: le 10 uscite della cpu pilotano direttamente i led di segnalazione e i mosfet di uscita.
Tutte le uscite sono predisposte con un diodo di protezione per permettere la connessione anche di carichi induttivi che assorbono correnti non superiori ad 1 Ampere (motori a spazzola, relè, elettrocalamite, elettrovalvole).
A sinistra della scheda è presente la morsettiera per l'ingresso dell'alimentazione; il fusibile di protezione va dimensionato in base alla corrente massima di assorbimento.
Sul frontale della scheda sono presenti il led Time/Menu/Comm, i due pulsanti, la porta seriale ed il deviatore per attivare la comunicazione verso il pc. I led delle 10 uscite, per ridurre l'ingombro della scheda, sono stati posti al centro della scheda, vicino ai mosfet.

Scheda pr6_cc
Foto scheda Pr6_cc

12.2 Sdoppiamento uscite
I seguenti circuiti stampati possono essere utilizzati per sdoppiare una o più uscite:

E' possibile collegare una uscita della scheda Pr6_base a uno o più ingressi delle scheda Pr6_TrcMos e Pr6_Relay. In questo modo con lo stesso canale della scheda Pr6_base si possono pilotare in parallelo qualsiasi configurazione di un'uscita Mosfet (in corrente continua), un'uscita Triac (in corrente alternata), oppure un'uscita Relè.
L'immagine mostra l'esempio di collegamento di due canali della scheda Pr6_base a due stadi di uscita di tipo diverso. In particolare il primo canale è stato connesso a uno stadio Mosfet e uno stadio Triac presenti sulla scheda Pr6_TrcMos; il secondo canale è stato connesso ad una uscita Mosfet e a due uscite relè (per alimentare utilizzatori con tensioni diverse). In questo caso, essendo stata utilizzata un'uscita Triac, sulla cpu deve essere residente il firmware versione AC e la scheda Pr6_base deve essere alimentata con 9V alternati.

Collegamento schede pr6_base, pr6_trcmos, pr6_relay
Foto scheda Pr6_base
Foto scheda Pr6_trcmos
Foto scheda Pr6_relay

13 – Consigli utili
In questo paragrafo si elencano una serie di consigli e idee per migliorare il progetto.

13.1 Montare la scheda all’interno di un mobiletto plastico
Può essere utilizzata anche una scatola IP65 (senza fori) per impianti elettrici delle dimensioni appropriate.
Sulla parete frontale della scatola possono essere realizzati i fori per:

Sulla parete posteriore troveranno posto: Sulla parete superiore troveranno posto: La scatola plastica conterrà anche il trasformatore/alimentatore 9 – 12V che alimenta la scheda ed un eventuale trasformatore/alimentatore per alimentare utilizzatori esterni a bassa tensione (12 o 24V).

13.2 Fusibili di protezione
E’ consigliato inserire fusibili in serie a ciascuna uscita per limitare la corrente massima prelevabile e proteggere i componenti della scheda da eventuali corto-circuiti esterni.
Sono consigliati fusibili rapidi sulle uscite triac, mosfet e ritardati sulle uscite relé, nel caso che si pilotano carichi induttivi.
Al limite, per contenere i costi e proteggere la scheda, inserire almeno un fusibile a monte di ciascuna alimentazione.
I fusibili andranno dimensionati per un valore superiore di circa 1A rispetto alla corrente nominale del singolo utilizzatore.
Esempio: con 500W si avrà una corrente di 500W/220V = 2.3A, quindi si utilizzeranno fusibili da 3.15A.
Conviene anche inserire un fusibile ritardato da 500mA in serie al primario del trasformatore (o dell’alimentatore) che alimenta la scheda Presepe6.

13.3 Filtro rete all’ingresso dell’alimentazione 220V e sulle uscite
La commutazione dei triac (che pilotano le uscite lampade) genera disturbi sulla rete elettrica che interferiscono con i radio-ricevitori AM. Per ridurli è necessario introdurre un filtro all’ingresso dell’alimentazione di rete, prima dell’interruttore generale del circuito.
Un filtro economico è composto da un condensatore poliestere da 220nF 400V con in parallelo una resistenza da 1Mohm per assicurarne la scarica completa.
La scheda prevede anche il montaggio di una bobina antidisturbo su ciascuna uscita di tipo triac. Il tipo di bobina dovrà essere scelto in base alla massima corrente prelevabile dall’uscita: sulla scheda, causa spazio ridotto, potranno essere inserite solo bobine di piccola potenza; bobine più grandi potranno essere collegate esternamente alla scheda, in serie al carico.
I filtri di rete non sono necessari se non sono state utilizzate uscite di tipo triac.

13.4 Interruttore generale
Inserire, in serie all’alimentazione di rete 220V, un interruttore bipolare per togliere completamente tensione al circuito. Potrebbe essere utilizzato un interruttore basculante luminoso da 10A oppure, non badando a spese e a spazio, un magnetotermico da 6-10A fissato su una barra din con relativa spia luminosa.

13.5 Aumentare la corrente massima prelevabile da ciascuna uscita Triac
La corrente massima prelevabile da questo tipo di uscita può essere aumentata con piccole modifiche:

Se si utilizzano carichi a bassa tensione (12, 24V) si consiglia di utilizzare sempre triac che conducono con correnti di gate relativamente basse (BT137 o TIC225) per non avere effetti luminosi indesiderati.

13.6 Aumentare la corrente massima prelevabile da ciascuna uscita Relè
Per pilotare carichi che assorbono maggior corrente da ogni uscita relè, possono essere seguite due strade:

13.7 Aumentare la corrente massima prelevabile da ciascuna uscita Mosfet
La corrente massima prelevabile da questo tipo di uscita può essere aumentata con piccole modifiche:

La figura seguente mostra la realizzazione di un’aletta di raffreddamento realizzata con un foglio di alluminio (spessore 2mm) e piegata in modo da essere appoggiata sulla scheda Presepe6.

aletta di raffreddamento per scheda Presepe6

13.8 Aumentare la tensione massima applicabile a ciascuna uscita Mosfet N
La tensione di alimentazione di questo stadio può variare da 4V a 300V continui, a patto che si modificano alcuni componenti del circuito, come indicato nella tabella del paragrafo 9.4. In sintesi:

Pilotare gli utilizzatori a 220V in continua potrebbe essere la soluzione ideale nel caso che sulla tensione di rete sono presenti delle rapide variazioni di fase che si ripercuotono sulla luminosità delle lampade producendo dei fastidiosi flash.
In questo caso, dopo aver provato il montaggio del condensatore C1 per ridurre questi ‘disturbi’, conviene: schema collegamento utilizzatori alimentati a 220V continui

13.9 Ridurre la corrente massima prelevabile da ciascuna uscita Triac / Mosfet
Nel caso che si pilotano utilizzatori che assorbono correnti veramente basse e per risparmiare sui componenti, è possibile montare triac o mosfet di minor potenza. Ovviamente la tensione massima applicabile al componente deve essere almeno il doppio della tensione realmente applicata al circuito.
Non è consigliato scegliere componenti finali con correnti troppo ridotte per evitare di bruciarli subito in caso di accidentale sovraccarico o corto-circuito.

13.10 Ridurre la luminosità massima
Gli effetti preimpostati, generati sulle 10 uscite, prevedono sempre l’andamento della luminosità dal minimo (spenta) al massimo.La luminosità al massimo potrebbe essere troppo elevata per generare un certo tipo di effetto (ad esempio la Notte nell’illuminazione di un presepe).
Per ridurre la luminosità di una lampada connessa ad un uscita di tipo triac o mosfet è necessario ricorrere ad uno degli artifici elencati di seguito:

13.11 Mantenere la luminosità media pressocchè costante
Gli effetti preimpostati non prevedono che ci sia una luminosità media costante.
E’ però possibile applicare una dissolvenza decrescente 6% seguita da una dissolvenza crescente 6% (o viceversa) in modo che la luminosità prodotta nel tempo sia pressocchè costante. L’esempio mostra una possibilità per mantenere il livello di luminosità medio dalla seconda parte della Fase1 e fino alla prima parte della Fase4.

programmazione Sw Presepe6 per luminosità pressocchè costante

13.12 Utilizzare le uscite triac o mosfet per pilotare in modalità on-off un carico qualsiasi
In questo modo è anche possibile pilotare con la stessa uscita un utilizzatore in dissolvenza e un utilizzatore in on-off.
Per fare ciò è necessario interporre esternamente un relè di interfaccia: il contatto si chiuderà quando la tensione sulla bobina del relè sarà giunta ad un livello sufficiente per farla scattare.
Conviene utilizzare un relè con bobina da 12Vdc alimentata attraverso un raddrizzatore-livellatore, composto da un ponte raddrizzatore (o addirittura da un solo diodo 1N4007) e da un condensatore 100uF 25V).
Il condensatore serve anche per non far vibrare il relè in caso di programmazione di andamenti dissolvenza.

connessioni esterne di un adattatore relè schemi adattatori relè con ingresso a 12 e a 220V

13.13 Sdoppiare una uscita
Utilizzando il circuito supplementare di adattamento Triac / Mosfet N precedentemente menzionato nel paragrafo 8.2 è possibile collegare alla stessa uscita due utilizzatori con tensioni diverse, ad esempio una lampadina a 220V ed una striscia led a 12V pilotati entrambi in dissolvenza.
Ciascun ingresso della schedina supplementare sarà pilotato dalle uscite degli integrati U3 e U4, gli ULN2003 e dalla 12V di alimentazione. I collegamenti tra la scheda Presepe6 e la schedina saranno realizzati con fili volanti.

connessioni Presepe6 a schedina supplementare

13.14 Collegare utilizzatori in corrente continua (led, motori) alle uscite di tipo triac
Anche se è molto meglio utilizzare stadi di uscita di tipo mosfet (per corrente continua) è sempre possibile raddrizzare e livellare la tensione alternata “parzializzata” da ogni triac: il carico verrà alimentato da una tensione continua variabile (secondo l’andamento impostato).
La figura seguente mostra alcuni esempi per collegare led, motori dc o relè.

connessioni utilizzatori corrente
continua alle uscite di tipo Triac

13.15 Pilotare ballast elettronici dimmerabili con ingresso 0-10V
I ballast sono i reattori elettronici utilizzati per alimentare lampade fluorescenti, le comuni lampade neon.
Sui ballast dimmerabili è presente un ingresso 0-10V che permette di regolare la luminosità del neon.
Generalmente, all’interno del ballast, l’ingresso 0-10V è connesso al led di un fotoaccoppiatore utilizzato per separarlo elettricamente dall’alimentatore della lampada connesso alla tensione di rete.
Utilizzando una uscita Mosfet N alimentata a 12V è possibile generare la tensione 0-10V da inviare all’ingresso del ballast. Poiché la tensione generata ha una frequenza di 100Hz che potrebbe produrre effetti indesiderati sulla luminosità della lampada, è consigliabile collegare in parallelo all’ingresso 0-10V (o in parallelo all’uscita Mosfet N) un condensatore da 100uF 25V per livellare la suddetta tensione che, in sintesi, pilota il led del fotoaccoppiatore all’interno del ballast.

connessione ballast 0-10V

13.16 Sincronizzazione con timer esterno giornaliero
Nel caso che la scheda Presepe6 è utilizzata per illuminare un acquario, è indispensabile che gli andamenti riproducano il ciclo della giornata. Lo stesso discorso può essere applicato anche nel caso in cui è utilizzata per gestire il ciclo dell’innaffiamento automatico.
Potrebbe verificarsi la mancanza della tensione di rete che sfalserebbe tutta la sequenza degli andamenti: infatti la scheda esegue gli andamenti impostati a partire dal momento in cui è alimentata.
Per ridurre questo inconveniente è possibile utilizzare un timer giornaliero esterno (munito di batteria tampone) che alimenta la scheda solo quando necessario. In questo modo gli effetti impostati verranno ripetuti sempre a partire da un determinato orario e quindi non sarà necessario alimentarla ogni volta all’orario di partenza degli effetti.
In caso di black-out nel periodo di tempo in cui la scheda è alimentata, verrebbe eseguito sfalsato solo il primo ciclo di andamenti; togliendo alimentazione la scheda si ri-sincronizzerà al prossimo ciclo.
Il timer giornaliero deve essere impostato in modo che fornisca tensione alla scheda per tutta la durata degli andamenti impostati.

collegamento scheda Presepe6
comandata da un timer esterno

13.17 Utilizzare la scheda per pilotare in on-off utilizzatori mediante computer
Se la scheda viene utilizzata esclusivamente per questa funzione è consigliabile:

Come già accennato, maggiori informazioni sui comandi da impartire dal PC alla scheda sono descritti nei sorgenti del firmware e del software.

collegamento scheda Presepe6
ad un personal computer per pilotare gli utilizzatori in on-off

13.18 Connessione led mediante trasformatore elettromeccanico 220-12Vcc
Se sulla scheda Presepe6 sono state montate tutte uscite di tipo Triac alimentate a 220V, è possibile pilotare led utilizzando un alimentatore non stabilizzato costituito da un trasformatore elettromeccanico, raddrizzatore e condensatore di livellamento.
All'uscita dell'alimentatore verranno connessi i led rispettando la polarità: potrebbe essere necessario applicare un carico minimo (ad esempio una piccola lampadina) per evitare effetti indesiderati durante le dissolvenze.

Alimentatore a spina con trasformatore elettromeccanico

13.19 Modifica circuito TX per livelli RS232
Per ridurre i componenti sulla scheda e semplificare il circuito, è stato scelto di formare il segnale TX (uscita dati verso il PC) con livelli logici 0-12V che differiscono dallo standard RS232 (+/-12V). Per generare un segnale in standard RS232 è necessario implementare sulla scheda il circuito raffigurato di seguito. La tensione negativa è prelevata dal segnale RX (uscita dati dal PC) e raddrizzata/livellata da un diodo e da un condensatore elettrolitico.
In questo modo il segnale TX sarà -12V con il transistor interdetto e +12V con il transistor in conduzione.

Modifica per livelli logici RS232 su porta seriale

13.20 Zero crossing prelevato direttamente dalla tensione di rete
Nella versione AC è indispensabile fornire alla cpu il segnale 100HZ, lo zero-crossing della tensione di rete.
Questo segnale è presente a monte del ponte raddrizzatore e comporta che la scheda deve essere per forza alimentata in corrente alternata, prelevata dal secondario di un trasformatore elettromeccanico.
E' possibile alimentare la scheda in corrente continua, eliminando il ponte raddrizzatore RS1 e il diodo D1, a patto che si costruisca il circuito esterno mostrato di seguito.
E' composto da un fotoaccoppiatore in cui il led alimentato dalla 100Hz (50Hz raddrizzata) della tensione di rete; ai capi della resistenza R3 sono presenti degli impulsi negativi nell'istante in cui la tensione di rete passa per lo zero. Questo segnale va connesso al contatto NC del deviatore Comunicazione ON/OFF al posto di quello originario prelevato all'uscita del ponte raddrizzatore RS1.

Modifica per zero-crossing prelevato direttamente dalla 
tensione di rete

13.21 Blocco indesiderato degli effetti per Comunicazione ON
In alcune realizzazioni della scheda Presepe6 si è verificato un blocco degli effetti e il led Time/Menu/Comm è stato ritrovato acceso, proprio come se il deviatore Comunicazione fosse stato spostato per attivare e disattivare la comunicazione. Questo problema è causato dal rilevamento errato dello zero-crossing, da parte del transistor all'interno dell'ULN2003, a causa di una tensione di offset in uscita dal ponte raddrizzatore.
Questo inconveniente si risolve collegando, al di sotto del circuito stampato, una resistenza da 1kohm 1/4W tra l'uscita del ponte raddrizzatore e la massa, come da schema seguente.

Modifica per evitare blocco effetti

13.22 Sfarfallamenti indesiderati sulle lampade
Nel caso che si verificano sfarfallamenti indesiderati delle lampade durante le dissolvenze, è opportuno fare le seguenti verifiche a seconda della versione di circuito utilizzata.

13.23 Tipi di lampade da utilizzare per effetti dissolvenza
Nella seguente tabella verranno illustrati i tipi di lampade che è possibile collegare al circuito e lo stadio di uscita da utilizzare per ottenere effetti in dissolvenza.

Tabella lampade per effetti disolvenza

13.24 Colori della lampade
La scelta del tipo di lampade utilizzate ed il relativo colore dipendono da ciò che si vuole illuminare e, soprattutto, dalle idee delle persone convolte.
Di seguito un semplice esempio sulla scelta del colore delle lampade/led per l’illuminazione di un presepe:

Uscita

Lampada / Led

Alba

Arancione
Gialla
Rossa (molto tenue)
Bianca (molto tenue)

Giorno

Bianca (più di una)

Tramonto

Arancione
Gialla
Rossa (molto tenue)
Bianca (molto tenue)

Notte

Blu scuro

Stelle

Utilizzare una “serie di lampadine” bianche oppure le fibre ottiche

14 – Espansioni
Per aumentare il numero delle uscite e degli effetti generati, è possibile collegare più circuiti in cascata.

14.1 Più circuiti in configurazione Master-Slave
Utilizzando una scheda Presepe6 come master (che genera la temporizzazione principale), si possono collegare altrettanti circuiti slave alle 5 uscite relè. Ovviamente i tempi di accensione delle uscite relè del circuito master, su cui è collegato uno slave, dovranno essere programmati per un tempo sufficiente ad eseguire completamente l’effetto impostato nel circuito slave. Vedere gli esempi sui file: ms_master.dp6, ms_slave1_out6.dp6, ms_slave2_out7.dp6 e ms_slave3_out8.dp6.

collegamento per configurazione master-slave

14.2 Impulsi per future espansioni
Dal pin 2 del connettore seriale, durante il ciclo di funzionamento normale, sono presenti gli stessi impulsi che comandano il led Time/Menù/Comm.
Questi impulsi scandiscono il tempo della fase temporale corrente e quindi dell’intero ciclo temporale.
Verranno generati 256 impulsi = 512 fronti (i fronti sono i cambiamenti di stato da 0 a 1 e da 1 a 0) per ciascuna fase temporale, se il tempo delle fasi temporali è compreso tra 10 secondi e 20 minuti; per tempi maggiori di ciascuna fase temporale verranno generati un numero di impulsi progressivo fino a 8448 impulsi = 16896 fronti (12 ore), come mostrato nella tabella seguente.
Questi impulsi possono essere utilizzati per comandare ulteriori circuiti esterni di espansione. Ovviamente dovranno essere alimentati contemporaneamente all’accensione di Presepe6 in modo da azzerare all’avvio il numero di impulsi contati.

Tempo Fase impostato

Fronti

Impulsi

0 sec (OFF)

0

0

10s

256

512

20s

256

512

30s

256

512

40s

256

512

50s

256

512

1min

256

512

1min 15s

256

512

1min 30s

256

512

1min 45s

256

512

2min

256

512

2min 30s

256

512

3min

256

512

3min 30s

256

512

4min

256

512

5min

256

512

6min

256

512

7min

256

512

8min

256

512

9min

256

512

10min

256

512

12min

256

512

15min

256

512

20min

256

512

25min

512

1024

30min

512

1024

35min

512

1024

40min

512

1024

45min

768

1536

50min

768

1536

55min

768

1536

1h

768

1536

1h 10min

1024

2048

1h 20min

1024

2048

1h 30min

1280

2560

1h 40min

1280

2560

1h 50min

1536

3072

2h

1536

3072

2h 15min

1792

3584

2h 30min

1792

3584

2h 45min

2048

4096

3h

2304

4608

3h 15min

2304

4608

3h 30min

2560

5120

3h 45min

2816

5632

4h

2816

5632

4h 15min

3072

6144

4h 30min

3328

6656

4h 45min

3584

7168

5h

3584

7168

5h 30min

4096

8192

6h

4352

8704

6h 30min

4608

9216

7h

5120

10240

7h 30min

5376

10752

8h

5632

11264

8h 30min

6144

12288

9h

6400

12800

9h 30min

6912

13824

10h

7168

14336

10h 30min

7424

14848

11h

7936

15872

11h 30min

8192

16384

12h

8448

16896

14.3 Espansione Indicatore di Fase temporale
Lo schema pr6_phase_indicator è un esempio di un circuito di espansione.
Si tratta di un indicatore di Fase temporale che funziona se i tempi impostati di ciascuna fase sono compresi tra 10 secondi e 20 minuti: con questi tempi la scheda Presepe6 genera 256 impulsi per ogni fase temporale.
Il circuito, composto da un contatore binario e da relativa decodifica decimale, dispone di:

Poiché tra i due circuiti non è presente un segnale per la sincronizzazione di inizio ciclo, il circuito di espansione deve essere acceso contemporaneamente (o prima) della scheda Presepe6 in modo che gli impulsi contati corrispondano alla realtà ed i tempi delle due schede siano allineati. Per funzionare correttamente è necessario impostare sul dip-switch SW4 il numero (in binario) di fasi temporali abilitate nella programmazione della scheda Presepe6: in questo modo verrà eseguito un reset automatico a fine ciclo. Ad esempio impostare 0001 per 1 fase temporale abilitata e 1000 per 8 fasi temporali abilitate.
Gli ingressi per bloccare o resettare gli impulsi contati possono essere connessi ad un contatto pulito di un fotoaccoppiatore o di un relè per ulteriori funzioni del circuito.
Il circuito necessita di una alimentazione esterna di 12V 500mA, anche non stabilizzati.

collegamento scheda di espansione scheda di espansione
(la realizzazione non corrisponde allo schema reale)

14.4 Circuito Pr6_pulse per comandare lettori mp3 o relè passo-passo
Questo circuito di espansione serve per interfacciare le uscite della scheda Presepe6 ad un lettore mp3 con lo scopo di riprodurre suoni sincronizzati con gli effetti.
Può essere utilizzato per comandare relè passo-passo o altri utilizzatori/circuiti di varia natura.
Fornisce in uscita impulsi di durata preimpostata in corrispondenza di fronti di salita o di discesa delle tensioni di ingresso (i fronti sono i passaggi dal livello basso al livello alto e viceversa). Il tipo di fronte da rilevare (salita/discesa) può essere impostato mediante jumper.
Dispone di 8 ingressi optoisolati che possono essere connessi in parallelo ad utilizzatori (lampade, motori) pilotati dalla scheda Presepe6 (o da altri circuiti) in qualsiasi modalità (on-off, dissolvenza, corrente alternata o continua). La tensione di ogni ingresso può essere impostata da 12 a 220V modificando il valore di una sola resistenza.
Ciascuno degli 8 stadi identici è formato da un fotoaccoppiatore, un integratore, un trigger di Schmitt, una porta invertente, un jumper per impostare il tipo di fronte, un monostabile da 100ms e un driver open-collector.
La porta a Trigger di Schmitt provvederà a rilevare il fronte di salita o di discesa della tensione di ingresso e il monostabile a formare l'impulso in uscita della durata di 100ms.
E' possibile variare la durata di questo impulso modificando la rete RC del monostabile. Le uscite del circuito sono di tipo open-collector e possono pilotare piccoli utilizzatori che assorbono al massimo 200mA, o anche ingressi di tipo TTL (5V) o LTTL (3.3V).
L'immagine seguente mostra la connessione del circuito al riproduttore mp3 modello MDFLY AU5018 che dispone di 8 ingressi direct-play e deve essere alimentato a 5V.
Gli 8 ingressi direct-play possono essere connessi alle 8 uscite open-collector del circuito mediante una piattina a 8 fili. Per evitare errori di collegamento montare sul riproduttore MDFLY una strip ad 8 poli, escludendo il pin GND, come mostrato nell'immagine seguente).
L'alimentazione 5V del riproduttore è prelevata dallo stesso circuito Pr6_pulse.
Il segnale audio in uscita da questo riproduttore non è amplificato, quindi per ascoltarlo è necessario utilizzare un amplificatore esterno oppure un paio di casse amplificate.
Maggiori dettagli sul relativo datasheet.

collegamento scheda pr6_pulse a lettore mp3
foto pr6_pulse e lettore mp3
foto pr6_pulse e relè passo-passo

15 – Ringraziamenti
Voglio ringraziare di cuore tutti quelli che, dopo aver realizzato questo progetto e il vecchio progetto Presepe5, mi hanno scritto per darmi validi consigli per migliorarlo.

Un particolare ringraziamento a Gino Fiorini che mi ha dato l'idea del menù a grafico: in questo caso, per modificare gli andamenti, sono necessari veramente pochi click.
Marco Burghetto mi ha suggerito la necessità di visualizzare sul grafico il nome delle uscite e delle fasi temporali.
Un'altra persona mi ha suggerito l'idea di avere a disposizione diversi tipi di tremolo per simulare al meglio candele, fuochi, stelle, eccetera e di utilizzare tutte le 10 uscite in dissolvenza, in modo da poter creare effetti più complessi.
Mario d'Ettore mi ha segnalato uno schema per avere sulla porta seriale livelli logici in standard RS232 (+/- 12V).
Stefano, un hobbista esperto munito di oscilloscopio, mi ha inviato lo schema e il firmware di una modifica esterna al circuito per ridurre lo sfarfallamento delle lampade alimentate in corrente alternata in situazioni di rete 'difficili'. Ho implementato questa modifica nella revisione 1 del firmware.
Giuseppe Baldanza mi ha inviato diversi disegni di schede modificate e mi ha suggerito l'idea di sdoppiare le uscite e di separare lo stadio base del circuito dagli stadi di uscita.
E' stata richiesta la possibilità di poter alimentare la scheda direttamente in corrente continua e pilotare utilizzatori tutti dello stesso tipo, in modo da semplificare il circuito.
Infine si sono aggiunte le richieste per poter pilotare un riproduttore audio sincronizzato con gli effetti: a questo scopo sono stati sviluppati due progetti che utilizzano riproduttori di terze parti.

Il progetto Presepe6, in cantiere nel tempo libero dei fine settimana da giugno 2010 ad agosto 2011, è stato realizzato con l'obiettivo di renderlo ancora più versatile e semplice da utilizzare rispetto alle precedenti versioni.
Le ulteriori integrazioni sono state realizzate da gennaio 2013 a marzo 2014.

In tutti i casi, consigli o critiche (costruttive) sono sempre accettati.
Spero che questo progetto sia di vostro gradimento.
Grazie a tutti per la collaborazione!

16 - Download progetto Presepe6
Documentazione tecnica
Schemi elettrici e circuiti stampati Include tutti i file di origine Eagle
Firmware per cpu e documentazione per versioni Corrente alternata (50Hz e 60Hz) e Corrente Continua
Software windows per programmazione con sorgenti in VB

Per contattarmi: sasa.sbarra@libero.it

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